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Juna Photography ritorna dopo due mesi

11 Maggio 2020

Juna Photography ritorna dopo due mesi. Si. Che strana sensazione. Riappropriarsi dell’ordinario, stringerlo tra i pugni, raccogliere le forze e trattenere il respiro per non farsi sopraffare. Dopo cinquanta giorni impegnati interamente a cercare di trovare un nuovo equilibrio, ad imparare a vivere senza, adesso l’ordinario bussa di nuovo prepotentemente alla mia porta.

Quasi come un ex che torna. Tu che ti eri impegnato tanto per dimenticarlo, imparare a farne a meno. Ti costringi a disinnamorartene. Cerchi e scovi ragioni insensate per odiarlo. E pensi di esserci quasi riuscito ma poi… lui torna, bussa di nuovo alla tua porta e tu sei li’, attonito, smarrito, sgomento di fronte al fatto che non ne hai rimosso nemmeno una singola molecola dalla tua vita. E cosi’ è durante il COVID-19. Ci è stato imposto il social-distancing, la solitudine, la chiusura. E ora c’è l’urlo disperato di chi chiede di tornare alla normalità. 

Io e la pandemia: confessioni…

La pandemia e le sue conseguenze mi hanno paralizzata fin dalla prima ora. Fin dal primo istante in cui è stata emanata la prima ordinanza restrittiva ho visto il disagio farsi strada in me. Sapevo quali sarebbero state le conseguenze: una chiusura in me stessa totalizzante. Un ritorno indesiderato al mio bozzolo ammuffito. E il vanificarsi di mille sacrifici per diventare un animale sociale capace di relazionarsi, di inserirsi nel mondo.

Tra le tante cose che non sono più riuscita a fare, c’è stata la fotografia. Ho posato la mia reflex e non l’ho più toccata. Giorno dopo giorno il divario aumentava. Come potrò mai riprendere a fotografare, mi chiedevo.

Ma mi è bastata sfoderarla e diventare invisibile tra gli attimi vissuti della mia famiglia per riscoprire quella magia, quella fiamma ardente che prende il sopravvento: è stato un incontro magico, un abbraccio di amore e verità.

“Non avrei mai potuto abbandonarti, lo sai, stavo male… scusami”. A tante persone che hanno cercato di starmi vicino ho dovuto chiedere scusa, perché al di qua del mio bozzolo non sentivo nessuno, ero piegata dentro le mie stessa membra, il mondo fuori non poteva raggiungermi.

Juna Photography ritorna dopo due mesi

Ma adesso sto tornando in superficie e la miriade di emozioni che custodisco dentro mi portano all’istantanea commozione solo se ci penso. Vi lascio con alcune delle foto più belle che ho scattato durante un meraviglioso fine settimana in cui, finalmente, ho potuto rivedere i miei fratelli e i miei nipotini, il prezioso sorriso di mia madre e gli occhi infiniti di mio padre.

Nulla sarà più come prima, perché siamo noi ad essere cambiati.

Servizio Fotografico a Messina e Catania

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