Skip to main content

Joshua 2° classificato

8 Ottobre 2018

Ieri abbiamo accompagnato Joshua alla presentazione dei cortometraggi selezionati per il concorso “Prospettive – film che raccontano le città” organizzato dall’associazione Trame di Quartiere di Catania. Joshua concorreva con il suo meraviglioso corto “Cetti Voti” che vi avevo già presentato qualche settimana fa e che aveva riscosso un successo eclatante online.

I cortometraggi proiettati ieri sono stati il frutto di una lunga selezione tra oltre 150 pezzi: 8 cortometraggi atti a raccontare le periferie delle nostre città. Joshua, con il suo toccante cortometraggio ci ha letteralmente sciolti in lacrime.

Quello che mi sento di dire è che ho notato molto talento, molta padronanza tecnica e proprietà di linguaggio da parte di tutti i registi in gara. Ma la mia opinione è che solo Joshua è riuscito con “poco” a realizzare qualcosa che andasse direttamente al cuore, senza dilungarsi, senza farsi sconti.

Con la sua voce calda e delicata, parlando in un dialetto catanese che ha saputo rendere poetico, ci ha confessato timori e speranze obbligandoci a guardare dentro noi stessi. Attraverso le sue aspirazioni abbiamo potuto riconoscere le nostre e trovare un barlume di speranza.

Joshua si è proposto con umiltà e semplicità, usando parole schiette e universali, attraverso una sequenza di immagini inequivocabili che, congiunte al suono della sua voce, hanno toccato il massimo dell’espressività.

Ha creato questo suo primo cortometraggio tutto da solo, partendo da una sua visione e sviluppandola passo dopo passo, dal testo alla recitazione, alle riprese e il montaggio. Il contenuto di questo corto è frutto del suo cuore, puro e leale, e questo si percepisce fin dal primo fotogramma e restare indifferente è impossibile.

Gli altri registri, a cui vanno sicuramente i miei più sinceri complimenti, forse (a mio avviso) si son preoccupati troppo di fare qualcosa di esteticamente molto bello, tecnicamente corretto, in cui si potesse evincere appunto la competenza e la padronanza delle abilità in gioco. Non dico che non ci fosse del contenuto, perché c’era ed era anche “forte”, ma quello stesso contenuto, se svuotato di qualche artificio di troppo, avrebbe prevalso e vinto.

Joshua è stato l’unico capace di dire TANTO con poco. 3 minuti di corto contro i quasi 15 minuti di tutti gli altri che, inevitabilmente, hanno finito per suonare ridondanti. “Cetti voti” è un salto nel profondo, lo bevi d’un fiato, non ti stacchi dallo schermo, e finisce nel momento esatto in cui siamo pronti a smettere di guardare e sentire. Come diceva sant’Agostino, nel meno c’è il più.

Joshua si classifica secondo. Inutile dire la nostra immensa gioia nel vedere un ragazzo di 20 anni raggiungere un tale risultato con il suo primo corto. Tantissimi gli attestati di stima e ammirazione, e tantissima la sua emozione, per aver avuto l’occasione di dire qualcosa di importante e per aver ricevuto in cambio così tanto affetto. È salito sul palco con la stessa umiltà con cui ha realizzato il corto. Per questo Josh è speciale e sarà sempre unico: lui non ha pretese, ma senza che tu lo abbia pianificato, riesce a entrarti nel cuore, dolcemente, lasciando una traccia che non da fastidio, ma che ti accarezza, con amore, in silenzio.

 MG 9674
 MG 9700
 MG 9679
 MG 9684
 MG 9685
 MG 9686
 MG 9689
 MG 9692
 MG 9711
 MG 9733
 MG 9743
 MG 9745


Cosa dicono di me...

Recensioni
>